Qui Nuova York vi parla Davide Ippolito. Sapete, tra le mille storie che mi piace scovare in questa città che non dorme mai, ne ho trovata una, dopo una chiacchierata con Umberto Mucci, Presidente e fondatore di We The Italians, che mescola l’arte, l’orgoglio italiano e una delle meraviglie degli Stati Uniti. Oggi vi racconto di Luigi Del Bianco e del suo incredibile legame con il Monte Rushmore.
L’artigiano di Meduno che ha dato vita ai Presidenti
Luigi Del Bianco, nato nel 1892 a Meduno, in provincia di Pordenone, portava con sé il patrimonio degli “Spizzapiera di Midun” – artigiani noti per la loro abilità nella lavorazione della pietra.
Mentre Gutzon Borglum è spesso elogiato come il visionario dietro il Monte Rushmore, fu Del Bianco a dare “raffinatezza dell’espressione” ai volti dei presidenti, portando così il monumento alla vita.
Nonostante il ruolo cruciale di Del Bianco, la sua posizione come capo scultore è stata a lungo trascurata. Douglas Gladstone, autore di “Carving a Niche for Himself: The Untold Story of Luigi Del Bianco and Mount Rushmore”, ha combattuto instancabilmente per il riconoscimento ufficiale del talento di Del Bianco. Una lettera del 1935 di Borglum stessa indica Del Bianco come il capo scultore, eppure questa verità è stata spesso messa in ombra.
Il significato del Monte Rushmore
Questo monumento è più di una scultura: rappresenta la diversità delle tradizioni culturali e delle storie che compongono il patrimonio nazionale degli americani. L’assenza della storia di Del Bianco, un immigrato che ha dato il suo tocco a un simbolo così iconico dell’America, è un peccato. Come dice Gladstone: “Se la storia di un immigrato… non è la realizzazione del sogno americano, io non so cosa altro possa esserlo.”
L’eredità in Italia e negli USA
Mentre la figura di Del Bianco rimane in gran parte ignota in Italia, ci sono alcune eccezioni. A Meduno, un parrucchiere ha dedicato il suo negozio alla memoria di Del Bianco. Michele Bernardo, del Museo Provinciale della Civiltà Contadina a Cavasso Nuovo, ha riservato uno spazio speciale a Del Bianco e alla sua eredità.
L’epica storia di Luigi Del Bianco ci racconta non solo di un artigiano straordinario, ma rappresenta l’essenza stessa del sogno americano e della promessa di opportunità. La sua dedizione, passione e maestria nella lavorazione della pietra non solo hanno scolpito i volti dei presidenti sul Monte Rushmore, ma hanno anche inciso un segno indelebile nel patrimonio culturale americano.
In un’epoca in cui gli stereotipi negativi sugli italoamericani continuano a persistere, la storia di Del Bianco emerge ricordandoci il vero potenziale e uno dei mille significati nascosti dietro quell’american dream fatto di sacrifici e fatica.
E mentre riflettiamo sul suo contributo, ricordiamoci che tutti noi possediamo una scintilla simile dentro di noi. Può non essere nella scultura o nell’arte, ma c’è una passione, un talento, una storia che merita di essere raccontata e celebrata. Io cerco di fare in modo che la storia di Luigi Del Bianco sia di ispirazione per provare a costruire un’eredità che resista alla prova del tempo.