IOM attacca la delocalizzazione in Regno Unito e Italia

Mentre nelle elezioni di novembre 2024 Donald Trump mantiene una posizione di spicco nei sondaggi, utilizzando nei suoi discorsi una retorica critica nei confronti dei migranti, le Nazioni Unite celebrano l’International Migrants Day l’18 dicembre, una giornata dedicata a riflettere sulle questioni legate alla migrazione.

Il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha sottolineato l’importanza positiva della migrazione, affermando che essa favorisce lo scambio di conoscenze e idee, contribuendo alla crescita economica e offrendo opportunità di miglioramento della vita a milioni di persone. Tuttavia, Guterres ha messo in guardia contro una gestione scorretta della migrazione, che può portare a sofferenze umane, sfruttamento e tensioni sociali, minando la fiducia nelle istituzioni.

Guterres ha sottolineato l’urgente necessità di una governance sicura della migrazione basata sulla solidarietà, partnership e rispetto dei diritti umani. Ha richiamato l’attenzione sul Global Compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare, adottato cinque anni prima, come punto di riferimento cruciale, anche se non ancora universalmente seguito.

La nuova Direttrice dell’International Organization for Migration (IOM), Amy Pope, ha condiviso concetti simili, celebrando il contributo dei migranti in tutto il mondo come agenti di sviluppo nei paesi di origine e di destinazione. Ha sottolineato il ruolo chiave della migrazione nella realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

Pope ha evidenziato l’impegno dell’IOM nel considerare l’impatto del cambiamento climatico sui migranti e ha auspicato che la gestione della migrazione contribuisca a risolvere sfide globali come l’adattamento ai cambiamenti climatici e la fornitura di opportunità economiche. Ha inoltre sottolineato il ruolo delle rimesse come principale fonte finanziaria per lo sviluppo sostenibile a livello familiare nei paesi.

Riguardo agli accordi tra paesi europei e terzi, come quelli del Regno Unito con il Rwanda e dell’Italia con l’Albania, la vice di Pope, Ugochi Daniels, ha dichiarato che l’IOM non è stato coinvolto e ha enfatizzato l’importanza di soluzioni che affrontino le cause sottostanti della migrazione, offrendo percorsi legali e sicuri.

Daniels ha concluso ribadendo che il diritto di richiedere asilo deve essere rispettato e negare questo diritto o delocalizzare richiedenti asilo costituisce una violazione del diritto internazionale e un atto di crudeltà.

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