Dal Ponte di Brooklyn a DUMBO: la nuova tappa dei venditori espulsi

La decisione del sindaco Adams di bandire i venditori ambulanti di souvenir dal Ponte di Brooklyn ha scatenato una migrazione verso Washington Street, generando polemiche tra i residenti locali. La nuova collocazione dei venditori, vicino alla scalinata che conduce al ponte, ha suscitato preoccupazioni per la congestione nei percorsi già affollati della popolare destinazione turistica.

I venditori, ora dislocati, testimoniano un flusso continuo di visitatori provenienti dal ponte, ma lamentano un calo significativo dei guadagni rispetto ai tempi d’oro dell’iconico cavalcavia. Il tratto di un isolato lungo Washington Street, celebre per offrire la vista spettacolare dell’arco del Manhattan Bridge con l’Empire State Building sullo sfondo, è diventato un rifugio ambito per i turisti in cerca di scatti memorabili.

Nonostante l’afflusso di turisti desiderosi di acquistare merchandise a tema newyorkese, alcuni residenti esprimono preoccupazioni riguardo alla quantità di spazio occupato dai venditori e alle pratiche di fissare tavoli sui marciapiedi durante la notte per mantenere la loro posizione.

Il Comitato d’Azione DUMBO segnala che i venditori sembrano essersi assicurati il loro spazio in modo repentino. Nonostante la presenza di venditori ambulanti già prima del divieto del Ponte di Brooklyn, il loro numero è aumentato notevolmente, generando un dibattito che ha coinvolto il membro del Consiglio Lincoln Restler.

Il Dipartimento di Igiene di New York (DSNY), responsabile dell’applicazione delle norme sui venditori ambulanti, ha dichiarato di focalizzarsi sulla “pulizia e qualità della vita”. Vincent Gragnani, portavoce di DSNY, ha dichiarato che l’agenzia sta monitorando la situazione e adotta un approccio basato sugli avvertimenti, quando possibile, e sull’applicazione delle norme quando necessario.

Il tratto di Washington Street, tra Prospect Street e York Street, offre ai venditori ambulanti un’area di vendita senza violare le numerose normative cittadine, beneficiando della presenza di lotti in gran parte vuoti e del passaggio sotto il BQE. La situazione è ora al centro dell’attenzione, con residenti, venditori e autorità cittadine coinvolte in un vivace dibattito sulla gestione dello spazio pubblico.

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