Bernie Sanders propone una legge per tassare i superstipendi dei CEO e ridurre il divario salariale

Il senatore Bernie Sanders, in collaborazione con un gruppo di legislatori democratici, ha lanciato una proposta legislativa volta a colpire con tasse più elevate le aziende che retribuiscono i loro amministratori delegati con almeno 50 volte il salario medio di un lavoratore. Questa iniziativa mira a frenare l’avidità aziendale, secondo quanto dichiarato dai promotori.

La proposta, sostenuta attivamente dai sindacati, potrebbe influenzare significativamente alcune delle maggiori aziende e datori di lavoro del paese. Oltre all’aumento delle tasse, la legge prevede linee guida del Dipartimento del Tesoro per impedire alle aziende di eludere l’imposta ricorrendo a contratti di appalto anziché assumere dipendenti diretti.

Si stima che la legge potrebbe generare entrate statunitensi per circa 150 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Tuttavia, le aziende avrebbero la possibilità di evitare l’aumento delle tasse incrementando le retribuzioni dei lavoratori e riducendo gli stipendi dei CEO, secondo quanto affermano i sostenitori della proposta.

Grandi aziende come Walmart, Google di Alphabet, Home Depot, JPMorgan Chase, Nike e McDonald’s potrebbero trovarsi ad affrontare aumenti significativi nelle tasse, che in alcuni casi potrebbero raggiungere cifre nell’ordine dei miliardi.

Il gruppo di legislatori sostiene che esiste un crescente malcontento tra gli americani riguardo al divario salariale estremo tra i dirigenti e i lavoratori. Bernie Sanders, un indipendente che solitamente fa caucus con i democratici, guida questa iniziativa.

Il passaggio del disegno di legge richiederebbe 60 voti per essere approvato al Senato, dove i democratici detengono una sottile maggioranza di 51-49. La sua approvazione potrebbe essere ulteriormente ostacolata dalla Camera dei Rappresentanti controllata dai repubblicani, che deve votare a favore prima che la misura possa raggiungere il presidente Biden per la firma.

Con le elezioni americane in vista nel prossimo novembre, l’approvazione di una simile legge potrebbe essere complicata ulteriormente, soprattutto considerando l’importanza dell’economia nella corsa per la rielezione di Biden. La Camera di Commercio statunitense, la più grande lobby imprenditoriale del paese, al momento non ha rilasciato alcun commento sulla proposta legislativa “Tax Excessive CEO Pay Act,” presentata la scorsa settimana.

Il disegno di legge prevede l’aumento dell’aliquota fiscale per le aziende il cui rapporto tra il salario del CEO e quello del lavoratore supera 50 a 1. Tale aumento inizia con lo 0,5% quando l’alto dirigente guadagna da 50 a 100 volte il salario medio del lavoratore aziendale. Aziende che superano il rapporto di 500 a 1 dovrebbero affrontare una sanzione fiscale massima del 5%.

Inoltre, se l’amministratore delegato non riceve il salario più elevato nell’azienda, il rapporto si baserebbe sul dipendente più pagato. La proposta prevede anche la divulgazione pubblica dei dati sulle retribuzioni dei CEO rispetto ai lavoratori per le società private.

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