Un recente studio condotto da Robin Hood ha rivelato che uno su quattro bambini nella città di New York vive in condizioni di povertà, su una popolazione totale di due milioni di persone.
L’analisi dettagliata dei dati ha rivelato un notevole incremento nella percentuale di bambini che vivono in povertà nella città di New York, passando dal 15% al 23% nel periodo compreso tra il 2021 e il 2022.
Christopher Wimer, il direttore del Center on Poverty and Social Policy presso la Columbia University, ha enfatizzato che questo significativo cambiamento può essere attribuito alla cessazione degli interventi politici di stabilizzazione che erano stati implementati durante l’era della pandemia per fornire sostegno ai bambini e agli adulti svantaggiati economicamente.
Il rapporto annuale del Poverty Tracker, un’analisi completa dei dati sulla povertà, prende in considerazione non solo i tassi di povertà di reddito, ma anche le difficoltà materiali e lo svantaggio economico che affliggono la popolazione della città. È emerso che nel 2022 oltre 4,6 milioni di residenti di New York avevano redditi inferiori al 200% della soglia di povertà stabilita.
Richard R. Buery Jr, CEO di Robin Hood, ha evidenziato l’importanza cruciale di effettuare investimenti mirati per affrontare la questione della povertà e ha sollecitato i legislatori ad adottare politiche che possano offrire nuove opportunità ai residenti che si trovano in difficoltà economica.