Negli Stati Uniti, la recente scoperta del virus dell’aviaria in alcuni volatili sta generando crescente preoccupazione tra scienziati e autorità sanitarie. Dopo la rilevazione del virus H5N1 in diverse aree di New York, esperti e funzionari stanno esortando i cittadini a prestare massima attenzione e adottare precauzioni appropriate quando si trovano in prossimità di animali selvatici, e non solo dei colombi che popolano la metropoli.
Uno studio condotto dalla Icahn School of Medicine presso il Mount Sinai Hospital ha confermato la presenza del virus H5N1 in diversi volatili presenti negli spazi verdi di New York. Tra questi, un pollo libero di razzolare a Manhattan, oche avvistate nel Bronx, Queens e Brooklyn, e vari esemplari di rapaci, tra cui un falco dalla coda rossa nel Queens e un falco pellegrino nel Bronx. Queste scoperte hanno sollevato allarmi sulla potenziale diffusione del virus tra la fauna selvatica della città.
Di fronte a questa situazione, gli esperti stanno consigliando ai residenti di New York di esercitare il buon senso e di adottare misure precauzionali per proteggersi. È fondamentale evitare il contatto diretto con animali malati, morti o che manifestano comportamenti insoliti. In caso di necessità, si consiglia di indossare guanti e prendere altre precauzioni per ridurre il rischio di esposizione al virus. È inoltre consigliato tenere lontani bambini e animali domestici dalle aree dove sono stati segnalati casi di influenza aviaria tra la fauna selvatica.
Nonostante il rischio per la salute pubblica attuale sia considerato basso dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC), che ha registrato solo due casi umani di influenza aviaria negli Stati Uniti dal 2022, è importante rimanere cauti.