Nel 2020, lo Stato di New York ha preso una decisione significativa vietando i sacchetti di plastica nei supermercati. Questo tipo di sacchetto rappresenta solo uno dei tanti prodotti di plastica monouso, una categoria di articoli che include involucri, imballaggi e contenitori per alimenti. Questi oggetti, una volta usati, vengono scartati e possono impiegare anni per degradarsi nelle discariche, rilasciando gas serra durante il processo di produzione e generando microplastiche difficili da rimuovere dall’ambiente.
La complessità della plastica monouso non si limita alla sua durabilità; molte di queste plastiche sono difficili da riciclare. Articoli morbidi o flessibili come sacchetti di patatine o confezioni di alimenti per bambini non possono essere riciclati a causa della loro composizione chimica. Anche quando si cerca di riciclare le plastiche rigide, il processo è costoso e spesso inefficace, portando molti esperti ambientali a mettere in dubbio la sostenibilità del riciclaggio delle plastiche.
Per affrontare questa crisi, i legislatori di New York stanno esaminando il Packaging Reduction and Recycling Infrastructure Act, una proposta di legge che mira a ridurre l’uso di imballaggi di plastica del 50% nei prossimi 12 anni. Questa legge impone alle aziende di trovare alternative più sostenibili o di pagare una tassa che finanzierà i costi di riciclaggio e smaltimento dei rifiuti dei comuni. Se approvata, questa legge potrebbe cambierebbe radicalmente il modo in cui vengono gestiti i rifiuti di plastica, con potenziali risparmi di milioni di dollari per i contribuenti.
La nuova normativa, oltre a ridurre l’uso di plastica, mira anche ad eliminare alcune delle sostanze chimiche più tossiche utilizzate nella produzione degli imballaggi. Sono infatti previsti divieti per 19 sostanze ritenute tra le più pericolose, come la formaldeide e i metalli pesanti. Questo non solo migliorerebbe la qualità dell’ambiente, ma anche la salute pubblica, riducendo l’esposizione a sostanze dannose.
Tuttavia, il disegno di legge non manca di oppositori. Alcuni produttori di imballaggi e associazioni industriali ritengono che i costi aggiuntivi derivanti dalla ricerca di alternative sostenibili e dal pagamento delle tasse possano aumentare i prezzi per i consumatori. Inoltre, sostengono che la legge potrebbe essere troppo restrittiva e difficile da attuare, preferendo modelli legislativi meno rigidi come quelli in discussione in altri stati.
Nonostante le resistenze, il supporto per il Packaging Reduction and Recycling Infrastructure Act è ampio e trasversale. Sostenuto da numerosi esponenti politici, organizzazioni non profit e aziende, il disegno di legge rappresenta una risposta necessaria e urgente alla crisi della plastica. Se approvato, potrebbe segnare un punto di svolta significativo nella gestione dei rifiuti e nella protezione ambientale, posizionando New York come leader nella lotta contro l’inquinamento da plastica.