Tre uomini neri hanno accusato American Airlines di discriminazione razziale dopo essere stati temporaneamente fatti scendere, insieme ad altre cinque persone, da un volo del 5 gennaio da Phoenix a New York. La causa federale, presentata mercoledì, è stata avanzata con l’assistenza del gruppo no-profit Public Citizen e dello studio legale Outten & Golden. Gli uomini hanno dichiarato che mentre erano seduti sull’aereo all’aeroporto internazionale di Phoenix Sky Harbor, un dipendente della compagnia aerea ha chiesto loro, fila per fila, di scendere velivolo. Una volta già hanno notato che ad essere fatti scendere dall’aereo erano stati tutti gli uomini neri presenti a bordo, otto in totale.
Una volta fuori, i tre uomini hanno chiesto spiegazioni a un dipendente di American Airlines, che ha giustificato l’azione con una lamentela dovuta all’odore corporeo, nonostante nessuno avesse accusato direttamente gli uomini di avere un cattivo odore. Secondo la causa, la lamentela proveniva da un’assistente di volo – bianca. I querelanti sostengono di essere stati presi di mira a causa della loro razza, come confermato anche da una registrazione su cellulare in cui un dipendente di American Airlines ha ammesso la natura discriminatoria dell’incidente.
American Airlines ha dichiarato in una nota: “Prendiamo tutte le accuse di discriminazione molto seriamente e vogliamo che i nostri clienti abbiano un’esperienza positiva quando scelgono di volare con noi. I nostri team stanno attualmente indagando sulla questione, poiché le accuse non riflettono i nostri valori fondamentali o il nostro obiettivo di prenderci cura delle persone.” Non è la prima volta che la compagnia aerea affronta accuse di razzismo; nel 2017, la N.A.A.C.P. aveva emesso un avviso ai viaggiatori neri riguardo alla compagnia, avvertimento poi ritirato dopo che American Airlines aveva iniziato a rispondere alle lamentele.
Le tre persone adesso un risarcimento per i danni morali subiti. Inoltre, sperano di ottenere cambiamenti nelle pratiche aziendali di American Airlines. Michael Kirkpatrick, l’avvocato principale del caso, ha dichiarato che questo caso non riguarda solo i tre querelanti, ma la necessità di un cambio nelle pratiche e nella cultura aziendale di American Airlines.