ROMA (ITALPRESS) – La riduzione dell’orario di lavoro “è una ricetta che la Cisl ha storicamente sempre sostenuto fin dagli anni settanta per accompagnare le trasformazioni tecnologiche, ridistribuendo il lavoro in modo da salvaguardare occupazione, aumentare i salari, rilanciare la produttività”. È quanto ha sottolineato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, in una lunga intervista a ‘Il Mattino’. “L’opportunità della settimana corta – ha aggiunto – va connessa al progresso tecnologico, all’evoluzione organizzativa nelle imprese, ad incrementi di produttività collegati a percorsi di formazione permanente dei lavoratori”. Per il leader della Cisl lo Stato potrebbe favorire questo processo “incentivando gli accordi aziendali per la riduzione dell’orario o il part-time agevolato”. Sbarra chiede “di aprire una fase sperimentale, individuando 100 imprese grandi e medie dove trasformare, su base volontaria, accordi di produttività in riduzione oraria” specificando che “già molte aziende in Italia stanno praticando questa strada che potrebbe essere esportata in tutti gli stabilimenti del gruppo Stellantis a cominciare da quelli nel Mezzogiorno”.
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