Molti partecipano alla competizione per rivitalizzare i viaggi supersonici, con progetti che vanno dall’Ouverture allo Spike S-512. Tuttavia, tra i concorrenti più promettenti spicca l’aereo X-59 della NASA, parte integrante della missione Quest.
Attualmente, aerei commerciali sono limitati dalla proibizione di superare la velocità del suono a causa del boom sonico. Se l’X-59 riuscisse a volare in modo sicuro e silenzioso sopra diverse città degli Stati Uniti, ricevendo riscontri positivi, i viaggi supersonici potrebbero rappresentare la nuova frontiera per raggiungere destinazioni in tempi record.
Le caratteristiche dell’X-59 sono progettate per mitigare il boom sonico. Il motore ad alta spinta, simile a quelli utilizzati negli aerei da combattimento, è posizionato sulla parte superiore dell’aereo per allontanare il suono dalla terra. Con una lunghezza di 29,5 metri e una larghezza di 9 metri, le ali inclinate minimizzano la resistenza dell’aria.
Il primo volo dell’X-59, originariamente previsto per il 2023, è stato successivamente posticipato al 2024 a causa di sfide tecniche. La NASA ha recentemente completato la struttura di coda e il cablaggio elettrico, ma il jet deve superare test integrati e revisioni della preparazione al volo prima di decollare.
Se consideriamo la velocità dei voli commerciali attuali, un viaggio da Los Angeles a New York richiede circa cinque ore. Gli aerei supersonici potrebbero dimezzare questo tempo, consentendo ai passeggeri di attraversare il paese in soli 2,5 ore.
Parallelamente, la NASA sta esplorando i confini dei viaggi supersonici con un volo teorico da New York a Londra in soli 90 minuti, a una velocità di Mach 4 (quattro volte la velocità del suono). Dalla loro analisi di mercato, la NASA ha identificato 50 rotte potenziali che potrebbero suscitare interesse tra i viaggiatori.
Analogamente, la missione Quest della NASA sta spingendo oltre i limiti, aggiornando le roadmap tecnologiche e identificando ulteriori esigenze di ricerca per una gamma più ampia di viaggi ad alta velocità, come ha sottolineato Lori Ozoroski, project manager del Commercial Supersonic Technology Project della NASA.