All’inizio di questa settimana, Paramount ha aperto le trattative con Sony ed Apollo per l’acquisizione della multinazionale e di tutti i suoi asset. La cifra che l’azienda giapponese, in joint venture con la società statunitense, dovrebbe sborsare si aggira attorno ai 26 miliardi di euro, ma una cosa ancora non è chiara: cosa ne sarà, effettivamente, di Paramount?
Secondo alcuni analisti, l’idea più percorribile sarebbe quella di smembrarla. Sony e Apollo manterrebbero Paramount Pictures, lo studio cinematografico dietro titoli come Mission Impossible, Forrest Gump o Interstellar. Sony aveva già provato ad acquisire lo studio, ricevendo però un secco no da Paramount, disposta solo a cedere l’intera azienda.
Per quanto riguarda il resto degli asset, la situazione potrebbe essere diversa. CBS potrebbe essere scorporata e venduta, e l’acquirente che aspetta alla finestra potrebbe essere Warner, che non possiede una rete televisiva.
Paramount+, il servizio di streaming di Paramount, potrebbe essere anch’esso venduto ad una piattaforma rivale, e magari inglobato nel catalogo di un altro servizio di streaming.
I canali via cavo hanno anche buona possibilità di subire lo stesso destino, divenendo una buona contropartita per piazzare i prodotti Sony presso alcuni gestori.
In questo modo, nelle mani del gruppo d’acquisto rimarrebbe, appunto, solo il prestigioso studio cinematografico, oggetto dei desideri dell’azienda di Tokyo. Ma Sony deve stare attenta anche agli azionisti: dall’apertura delle trattative, cinque giorni fa, si è registrato un calo del 9% delle azioni. Una situazione che potrebbe alleggerirsi solo dopo lo scorporo e la vendita degli asset di cui sopra.