La scena politica americana ha trovato, ieri 28 febbraio, il suo palcoscenico principale al Radio City Music Hall di New York, dove Joe Biden, Barack Obama e Bill Clinton hanno tenuto un evento di raccolta fondi. L’obiettivo dell’evento era ambizioso: raccogliere 25 milioni di dollari per sostenere la campagna elettorale di Biden. La presenza di Obama e Clinton non solo sottolinea il sostegno bipartisan al presidente attuale, ma avrebbe dovuto aggiungere anche peso politico e credibilità all’evento.
Il Radio City Music Hall ha ospitato una lista stellare di artisti, tra cui Queen Latifah, Lizzo e Ben Platt, per intrattenere i partecipanti. Inoltre, un panel guidato da Stephen Colbert ha dato voce ai tre presidenti, offrendo una prospettiva unica sulla politica americana. L’evento ha riflettuto il desiderio di Biden di consolidare il sostegno democratico, specialmente in un momento in cui la sua amministrazione affronta critiche e dubbi. La presenza di Clinton e Obama è stata vista come un segnale di unità e solidarietà nel partito democratico, nonostante le divergenze passate, qui tenute in secondo piano.
Tra le questioni affrontate, la sanità ha giocato un ruolo centrale, con Obama e Clinton che hanno lasciato un’eredità significativa in questo campo. La strategia di Biden è stata quella di enfatizzare questa continuità, cercando di rassicurare gli elettori sulle sue politiche future. La serata, tuttavia, è stata più volte interrotta da contestatori filo-palestinesi con slogan contro Biden.
Mentre l’attuale Presidente cercava di consolidare il suo sostegno, anche Donald Trump si trovava a New York, stavolta per partecipare al funerale di un poliziotto ucciso in servizio. Questa mossa è stata interpretata dagli analisti come un tentativo di Trump di sfruttare la retorica sulla criminalità per contrastare l’immagine di Biden, che invece di lì a poco avrebbe presenziato con celebrità e rappresentanti dell’establishment americano. La presenza di Trump, tuttavia, ha evidenziato anche il suo crescente isolamento politico, con molti ex membri della sua precedente amministrazione che ne hanno preso le distanze. Anche l’unico ex Presidente repubblicano ancora in vita, George W. Bush, ha negato il proprio sostegno alla terza candidatura di Trump alla Casa Bianca, così come l’ex Vice Presidente Mike Pence.