Durante il fine settimana, la comunità italoamericana si è riunita a Washington per celebrare il 50° anniversario della National Italian American Foundation, la principale organizzazione che rappresenta gli italoamericani negli Stati Uniti. L’evento, tenuto come di consueto al Washington Hilton, ha visto la partecipazione di circa 2.400 ospiti, tra cui figure istituzionali italianee e americane, tra cui il deputato del Partito Democratico eletto nelle circoscrizioni del Nord America Christian Di Sanzo e il membro del Congresso Americano in quota repubblicana Michael Rulli, ma anche imprenditori, artisti e rappresentanti della diaspora. Il Gala di quest’anno segna mezzo secolo di attività della fondazione, nata nel 1975 per promuovere le relazioni tra Italia e Stati Uniti e valorizzare il contributo degli italiani alla società americana.
La premier Giorgia Meloni ha preso parte alla serata con un videomessaggio rivolto ai presenti. Nel suo intervento ha espresso «onore» nel celebrare l’anniversario della NIAF, definita «la voce incrollabile e la spina dorsale della comunità italoamericana». Meloni ha ringraziato il presidente della fondazione Robert Allegrini e il consiglio direttivo per «aver costruito un ponte solido tra le due nazioni», sottolineando come i valori di famiglia, fede e lavoro restino «il DNA dell’opportunità» condiviso tra Italia e Stati Uniti.
La presidente del Consiglio ha poi ricordato il ruolo degli immigrati italiani nella storia americana, affermando che «non si limitarono a venire in America, ma contribuirono a costruirla e plasmarla». Ha citato i successi degli italoamericani come esempio di eccellenza e ha reso omaggio ad Andrea Bocelli, premiato con il Lifetime Achievement Award in Entertainment e protagonista di un incontro con Donald Trump nello Studio Ovale, dove ha cantato per il Presidente americano “Con te Partirò”. «Ricordo bene la sua esibizione al G7 in Puglia», ha detto Meloni, «la sua voce ha ricordato ai leader mondiali cosa significa armonia, quella stessa armonia che lega Italia e Stati Uniti».
In chiusura, Meloni ha criticato la cosiddetta “cultura woke” e la volontà di «ridefinire la storia» cancellando figure simboliche come Cristoforo Colombo. «Difendere il Columbus Day», ha dichiarato, «non è solo proteggere una data sul calendario, ma riconoscere il posto che gli italoamericani hanno conquistato nel mosaico della nazione americana».
Il riferimento è stato ripreso anche da Donald Trump, che sul proprio profilo Truth Social ha condiviso il passaggio in cui Meloni difendeva il Columbus Day. La premier ha poi citato lo stesso Trump, ringraziandolo per le parole pronunciate pochi giorni prima in onore di Colombo e della comunità italoamericana.
Tra le presenze istituzionali italiane c’erano anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Quest’ultimo, intervenuto ai microfoni de ilNewyorkese, ha definito il legame tra Italia e Stati Uniti «oggi più forte che mai», ricordando che la NIAF rappresenta «un ponte sociale, economico e politico» tra i due Paesi. Ciriani ha aggiunto che «il sogno americano ha una grande radice italiana», richiamando la storia degli emigrati che cercarono fortuna oltreoceano.
Il presidente della NIAF Robert Allegrini, sempre ai nostri microfoni, ha parlato di un «anno da record» per la fondazione, con oltre 2.300 ospiti provenienti da tutti gli Stati Uniti e dall’Italia. «Buon compleanno alla NIAF», ha dichiarato Allegrini, «questa sera abbiamo celebrato mezzo secolo di storia e chiuso con Andrea Bocelli che ha cantato Nessun Dorma. E stasera, davvero, nessuno dormirà».
Il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, letto durante la serata, ha ribadito il valore della comunità italoamericana nel mantenere vivi i legami con il Paese d’origine e nel promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo.
Fondata nel 1975 a Washington, la National Italian American Foundation ha sostenuto negli anni programmi di borse di studio, iniziative culturali e attività di lobbying per la difesa della storia e delle tradizioni italiane negli Stati Uniti. Nel corso dei decenni ha visto tra i suoi sostenitori nomi come Frank Sinatra, Lee Iacocca e Nancy Pelosi. L’edizione del cinquantesimo anniversario ha voluto ricordare proprio quella eredità, celebrando le origini e la continuità di un legame che oggi coinvolge oltre 17 milioni di italoamericani.
L’articolo A Washington la comunità italoamericana ha celebrato mezzo secolo di NIAF proviene da IlNewyorkese.