Nelle scorse settimane, come riportato dal New York Times, pare che Alti funzionari del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti abbiano discusso con i procuratori federali di Manhattan la possibilità di archiviare il caso di corruzione contro il sindaco di New York, Eric Adams. Le conversazioni, secondo cinque persone a conoscenza dei fatti citate dal New York Times, sono avvenute anche con il team legale del sindaco, guidato dall’avvocato Alex Spiro, noto per essere anche il legale personale di Elon Musk e un consigliere vicino a Donald Trump.
Adams è stato incriminato lo scorso settembre con accuse di corruzione, frode e finanziamenti illeciti alla sua campagna elettorale. Il sindaco ha sempre respinto le accuse, sostenendo che l’indagine sia motivata politicamente e che sia stata avviata perché aveva criticato la gestione dell’immigrazione dell’amministrazione Biden. I pubblici ministeri federali hanno respinto questa tesi e stanno continuando a raccogliere prove.
Donald Trump, che ha il potere di concedere la grazia presidenziale, aveva già espresso pubblicamente dubbi sull’indagine, definendola «ingiusta». Secondo due fonti del Times, l’avvocato Spiro avrebbe sottolineato ai funzionari del Dipartimento di Giustizia come Trump abbia criticato il caso e avrebbe anche suggerito che il sindaco potrebbe non collaborare con l’amministrazione sul tema dell’immigrazione se l’incriminazione rimanesse in piedi. Spiro ha però smentito con decisione: «È una completa menzogna».
Negli ultimi mesi Adams, che è un democratico, ha avvicinato le sue posizioni a quelle di Trump. Ha partecipato alla cerimonia di insediamento e, secondo alcune fonti, i due si sentono frequentemente al telefono. In un incontro a gennaio in Florida, non avrebbero parlato esplicitamente di una grazia, ma Trump avrebbe criticato la gestione del Dipartimento di Giustizia.
Il caso è seguito dalla procura federale del distretto meridionale di New York, guidata ad interim dalla procuratrice Danielle R. Sassoon. Non è raro che i vertici del Dipartimento di Giustizia discutano con i procuratori di Manhattan di casi giudiziari rilevanti, ma le discussioni in corso avvengono mentre il dipartimento è in una fase di transizione e in attesa di nuove nomine. Questo ha sollevato dubbi sul fatto che le decisioni possano essere accelerate prima della conferma dei nuovi dirigenti.
Nel frattempo, l’indagine su Adams sta proseguendo. A dicembre i pubblici ministeri hanno presentato nuove prove al gran giurì, facendo ipotizzare ulteriori accuse. In un documento depositato a gennaio, hanno scritto di aver «scoperto ulteriori condotte criminali» da parte del sindaco e di aver individuato «nuovi soggetti coinvolti», lasciando intendere che il caso sia ancora in espansione.
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